Buonasera miei cari Lettori e Lettrici vi lascio una nuova recensione, ringrazio la casa editrice Bertoni Editore per avermi fatto conoscere questo bellissimo libro.
Venite a scoprire con me l’opinione mia 🙂
Titolo: Mille scarpe da lucidare
Autrice: Deborah Rossi
Casa Editrice: Bertoni Editore
Genere: Narrativa Contemporanea
Anno di Pubblicazione: 1 Gennaio 2017
Prezzo Cartaceo: 14,00 €
Pagine: 180
TRAMA
Un piccolo libro, una figura minuta, una massa di riccioli rossi non potrebbero costituire migliore presentazione per la struggente storia di una bambina che, a causa delle precarie condizioni economiche della famiglia, viene trasferita in un collegio di suore e lì rimane fino alla maggiore età. In questo luogo privo di affetto e di dolcezza, al di là di ogni retorica e facile commozione, oggetto di continui rimproveri e dolorose punizioni, la piccola Deborah si costruisce un carattere forte, deciso, combattivo, solo per mettere al riparo le naturali debolezze e indecisioni di una bambina che diventa adolescente. Fino a che si ritroverà, “bambina a 18 anni”, a sperimentare l’amore vero, autentico, “gratuito” della sua famiglia adottiva, del marito che incontrerò in età relativamente giovane e dei figli che coroneranno il suo desiderio di maternità. Un libro da leggere tutto d’un fiato, che riporterà il lettore in atmosfere e ambienti d’altri tempi, in cui l’infanzia e l’adolescenza avevano solo una connotazione cronologica e in cui una bambina, tra le punizioni più o meno legittimamente impartite dalle suore, poteva trovarsi davanti a “mille scarpe da lucidare”.
CITAZIONI LIBRO
“ Al contrario della nonna Carmela, che aveva una credenza piena di niente, zia Maria ne aveva una nella quale c’era sempre qualcosa da mettere sotto i denti per me, bambina costantemente affamata.”
“ La seconda faccenda da sbrigare erano le scarpe da lucidare. Mille, tutte nere e tutte bianche, in fila fuori dalla lunga scarpiera del guardaroba…”
OPINIONE MIA
Il libro è diviso in piccoli racconti dove l’autrice ci fa conoscere la sua vita dall’infanzia fino ai suoi 18 anni.
L’autrice ci fa conoscere la sua vita che è stata molto difficile in quanto viveva con sua nonna Carmela dopo l’abbandono dei suoi genitori.
Un giorno sua nonna e i suoi zii fanno credere alla bambina che vanno alle giostre, invece la stanno portando all’Istituto di Cercemaggiore dove ci rimarrà fino al raggiungimento della maggior età.
Dopo verrà adottata da due persone che hanno già un figlio piccolo e gli faranno conoscere la parola Amore.
Il libro è una storia autobiografica, scritto in maniera fluida, chiara e devo dire pieno di emozioni.
Avevo iniziato a leggere il libro appena mi è arrivato ma già a metà ho dovuto lasciarlo per le troppe emozioni che mi suscitava, ho aspettato un bel po’ e lo iniziato di nuovo a leggere.
Devo dire che le emozioni che scaturisce sono forti e ti travolgano come un fiume in piena tormenta, non vi staccherete dalle pagine, sopratutto perché è una storia vera che è accaduta realmente ed è davvero bella, non per ciò che è successo all’autrice ma per il lieto fine che ha trovato.
Il libro arriva diritto al cuore delle persone che lo leggano.
L’ultimo racconto va proprio alla piccola Deborah dove l’autrice dice che ora sta bene e che lei può andare e la ringrazia per non aver mai perso il sorriso nonostante tutto ciò che ha passato.
da non perdere
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