RECENSIONE IN ANTEPRIMA: L’OTTICO DI LAMPEDUSA

Buonasera miei cari Lettori e Lettrici, stasera vi voglio parlare di un libro molto intenso e che parla di una storia vera, accaduta realmente a Lampedusa.

Andiamo a vedere le informazioni sul libro e la mia personale opinione.

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Titolo Originale: The Optician of Lampedusa

Titolo Italiano: L’ottico di Lampedusa

Autrice: Emma-Jane Kirby

Casa Editrice: Salani Editore

Anno di Pubblicazione: 2 Marzo 2017

Genere: Narrativa Contemporanea

Pagine: 107

Prezzo Ebook: 9,99 €

Prezzo Cartaceo: 12,67

Traduzione a cura di Guido Calza

                                                TRAMA

Carmine di mestiere fa l’ottico, ha cinquant’anni e vive sull’isola di Lampedusa. Ha scelto di vivere nella meravigliosa isola incastonata nel Mediterraneo per la sua pace, per il mare bellissimo, blu cobalto, in cui nuotano i delfini. Carmine potrebbe essere ognuno di noi: ha la sua vita, si preoccupa del futuro dei figli ormai grandi, si tiene in forma facendo jogging, ha un’attività ormai avviata, degli amici, insomma una vita tranquilla e solida nella calma di questa terra tra la Sicilia e l’Africa. Sì, certo, anche qui qualcosa è cambiato, i turisti, i resti dei barconi abbandonati, i sacchetti di plastica che svolazzano, quei gruppetti di africani che vede camminare stancamente sulle strade dell’isola, autobus che ormai quasi ogni giorno escono dal porto stipati di migranti appena sbarcati, e poi tv e giornali traboccano di notizie di annegamenti e naufragi. Meglio non pensarci. Ma quel 3 ottobre del 2013 Carmine esce in barca con i suoi amici, a pescare e godersi il mare d’autunno, e all’improvviso si ritrova calato in quella realtà sino ad allora così lontana. In otto, con un solo salvagente recuperano quarantasette naufraghi, e la loro vita e quella dei salvati non sarà mai più la stessa. Tutti gli altri sono morti.

Questo romanzo non è solo il racconto intenso e indimenticabile del risveglio di una coscienza, ma anche una testimonianza toccante che riesce a evitare la retorica e l’invettiva riportando il problema dei migranti, senza banalizzarlo, alle sue dimensioni umanitarie, e che chiarisce la situazione di una crisi tuttora in corso, culminata in una delle più imponenti migrazioni di massa della storia dell’umanità.

«Non sono un eroe. Ho fallito. Noi tutti abbiamo fallito. Noii, l’Italia, l’Europa.»

L’ottico di Lampedusa

                                 CITAZIONI LIBRO

A un napoletano non succedeva spesso di essere definito onesto. E in effetti era stato quello uno dei motivi per cui se n’era andato; non sopportava che gli attribuissero quelle caratteristiche di doppiezza e corruzione che a suo parere ammorbavano la città”.

 

Il loro team si era mostrato davvero impareggiabile, una catena di montaggio che recuperava, raggruppava e metteva al sicuro i naufraghi. Nemmeno fossero stati scelti apposta per quel compito, rifletté l’ottico in seguito: come se per tutta la vita si fossero inconsapevolmente allenati in vista di quel giorno”

                                OPINIONE MIA

Parto come sempre a ringraziare la casa editrice Salani edizioni per avermi concesso di leggere questo libro.

Il libro è tratto da una storia vera, successa esattamente il 3 Ottobre 2013, ora non so quanti di voi si potranno ricordare del naufragio che avvenne a Lampedusa e dei morti, per giorni si sentiranno parlare i giornali di questa disgrazia.

Carmine di lavoro fa l’ottico, vive a Lampedusa anche se è nato a Napoli, vive la sua vita tranquilla insieme alla moglie Teresa.

Fino al giorno in cui non salvarono delle vite umane, era il 3 Ottobre.

Si trovavano in barca e Carmine fu il primo a svegliarsi sentì delle grida all’inizio pensava fossero dei gabbiani ma, dopo capì che in acqua c’era qualcuno.

Insieme ai suoi amici raggiunsero il punto in cui avevano udito le grida e lì videro qualcosa che non si aspettavano proprio, uomini in mare.

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E cosa potevano fare se non provare almeno a salvarli, da quel destino tanto atroce che si era accanito contro i naufraghi.

Mi fermo qui prima di spoilare tutto il libro.

L’autrice ha saputo riportare su carta una storia vera e nello stesso tempo straziante.

Scritta in maniera fluida, leggera, già dalle prima pagine vi troverete catapultati nel libro ma sopratutto nel momento del salvataggio.

Si, cari amici miei quando leggerete quel particolare momento vi sembrerà di stare lì con Carmine e i suoi amici a tendere la mano ai naufraghi per trarli in salvo.

Hanno tenuto il sangue freddo e non si sono lasciati prendere dal panico, anche se quel che vedevano era una cosa orribile.

Per una volta non so cosa dire riguardo ad un libro, sono senza parole perché questo libro non parla solo degli immigrati ma ti fa capire che ancora nelle persone italiane c’è un briciolo di umanità.

Fidatevi ora come ora molte persone avrebbero ignorato le grida, lasciato che morissero. Io personalmente non riuscirei a dormire la notte sapendo di aver ignorato delle persone in difficoltà.

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Lo consiglio di leggere?

Assolutamente sì, è un romanzo che ti entra dentro e dopo che lo hai finito rimani come smarrito ritrovandoti nella tua realtà e non più con Carmine e tutti gli altri.

Leggetelo, leggetelo, leggetelo.

È l’unico consiglio che vi posso dare. Non vi posso dire che è bello, è stupendo, e tutte le altre cose che vi dico sempre è un romanzo che va oltre tutto questo.

Carmine non si considera un eroe, ma per molti lo è.

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                                    BIOGRAFIA

Emma-Jane Kirby è una prestigiosa reporter della BBC, per la quale ha lavorato come corrispondente estero, e corrispondente delle Nazioni Unite da Ginevra. Ha realizzato anche documentari in Afghanistan dove è stata integrata con le forze francesi a Kapisa. Attualmente è giornalista per BBC Radio 4 The World at One. Negli ultimi due anni ha trascorso gran parte del suo tempo sulle rotte delle migrazioni. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Bayeux-Calvados per i corrispondenti di guerra per il suo report sul disastro Lampedusa. È laureata a Oxford e vive tra Londra e Parigi. Questo esordio letterario sta diventando un caso editoriale in tutto il mondo, ai primi posti delle classifiche di narrativa in Inghilterra e in Francia.

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